Già nel 1831 il Malenotti, ed altri prima di lui, scrivevano sul Canaiolo nero Toscano. “Sono grossi ed un poco bislunghi i granelli di quest’uva dalla buccia gentile, e di color rosso pieno che partecipa di violetto. Da un vino odoroso e colorito di medio spirito, servendo inoltre per governare altri vini.” Varietà strettamente legata alla Toscana, purtroppo, spesso apprezzata in uvaggio. Questo Canaiolo è frutto di una selezione massale di una Vecchia Vigna, avvenuto negli anni ‘70. L’idea di un uomo che ha creduto in essa, decidendo di andare contro la storia sottraendola dalla promiscuità con altri vitigni. La Vigna si porta dietro una storia lunga e molte vendemmie battute dal sole e dal fresco vento di tramontano che soffia costantemente dagli Appennini.